La forza dell'acqua

Dal Punt Lött è percepibile tutto il potere erosivo dell’acqua. Qui il fiume non scorre liberamente come nella pianura alluvionale più a sud. Al contrario è costretto tra strette pareti rocciose e anche l’alveo è spesso a diretto contatto con la roccia. Tecnicamente ci troviamo agli inizi di una lunga gola di raccordo il cui sviluppo è compreso grossolanamente tra i 440 metri di quota di questo punto e i 610 metri di quota presso Menzonio, per una lunghezza complessiva che supera i 3 km. Questa gola rappresenta il raccordo naturale tra il fondovalle della bassa Vallemaggia e quello della Val Lavizzara.

In sezioni come questa tutto il deflusso è concentrato e la pendenza è maggiore rispetto alle superfici a monte e a valle. È così che, in particolar modo durante le piene, l’energia del corso d’acqua diventa massimale e le acque cariche di detriti rocciosi erodono l’alveo incidendolo.

Sull’arco di svariati milioni di anni, l’azione prolungata e senza sosta dello scorrimento di ruscelli e fiumi ha svolto un ruolo da protagonista nella formazione delle profonde vallate in cui ci troviamo ma va ricordato che anche i ghiacciai hanno contribuito al modellamento del paesaggio. Basti pensare che solo 24'000 anni fa su questo punto giaceva una coltre ghiacciata di oltre 1500 m di spessore! Una grande massa di ghiaccio che sotto il suo peso scorreva lentamente verso sud provocando l’abrasione delle rocce sottostanti.

L’energia liberata dall’attrito con il fondo roccioso comportava inoltre lo scioglimento del ghiaccio e permetteva che un fiume potesse ugualmente scorrere sotto la pressione della cospicua massa ghiacciata. Questi fiumi “sotto pressione” hanno avuto un forte impatto sull’effetto erosivo della roccia. Risale probabilmente a quel periodo la formazione di particolari forme di erosione note come le marmitte dei giganti. Le più celebri sono certamente osservabili presso Ponte Brolla, ma anche in queste gole un occhio attento può sicuramente individuare dei punti in cui il turbinio continuo di acqua e ciottoli ha plasmato le rocce in curiose forme tondeggianti e levigatissime.

Queste rocce lisce e pulite permettono di apprezzare numerosi dettagli geologici come le diverse bande che caratterizzano gli gneiss: bande colorate a seconda della composizione mineralogica. Le pieghe invece testimoniano le alte temperature e le enormi pressioni a cui la roccia è stata sottoposta durante la sua formazione.